Con una stanchezza derivata da una lunga settimana di sbornie, ho lasciato riposare il mio fegato per una serata, degustandomi un delizioso lungometraggio del quale quasi ignoravo l’esistenza.
“Il labirinto del fauno”, un film (di produzione Usa-Messico-Spagna) girato nel 2006 da Guillermo del Toro, che mescola magistralmente incubi infantili e memorie storiche in una favola nera in un equilibrio fra fantasia e realtà.
Siamo nella Spagna del 1944, la guerra civile è finita con la vittoria di Francisco Franco ma la guerriglia continua fra i boschi.
Carmen, risposata con il capitano Vidal, si trasferisce in campagna con la giovane figlia, Ofelia.
Ofelia (una straordinaria Ivana Baquero) scopre un antico labirinto nelle vicinanze della nuova casa, ove un Fauno, le rivela di essere una antica principessa di un magico mondo sotterraneo dove, per farvi ritorno, dovrà superare tre prove difficili.
Realtà o un mondo immaginario nel quale Ofelia si rifugia da una vita crudele che è costretta a vedere?
Dopo film mediocri come Blade 2 ed Hellboy, qui il regista messicano tocca secondo me il suo apice, degno del grande maestro Tim Burton.
Una visione consigliata a tutti coloro che amano la fantasia….
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