mercoledì 16 maggio 2007
Nowhere su Rockit
"Nowhere. Non luogo. Eppure i cinque veneti sanno bene da dove vengono. Anche se sembrano non voler andare oltre il già sentito, per quanto ben riproposto. Hardcore italico con robuste radici nell'esterofilia (Korn), tosti forse come gli Alice In Chains, meno cross-over dei RATM. Tre tracce ascoltate anche all'estero, apprezzate, bistrattate, c'è una sorta di faccia tosta che va oltre la spocchia generalizzata di un certo panorama. C'è coerenza su quel che si vuol fare, ma non basta. Il primo impatto rischia di risultare molesto. Queste riproposte, della serie "…anche in Italia sappiamo fare il metal!" difficilmente si rendono credibili, specie se si bazzica nell'indigeno nostrano, culturalmente parlando. C'è bisogno della volontà di arrivare somewhere.
Inciampando magari, anche per sbaglio, nell'audacia."
(15-05-2007)
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5 commenti:
Non condivido a pieno la recensione, certo margini di miglioramenti ci sono sempre ma il lavoro secondo me, merita una lode in particolre la prima traccia..
chi ha scritto quella recensione probabilmente ignora che i nowhere c'erano anche prima che lui iniziasse ad ascoltare musica. non condivido la recensione perchè progredire non significa cercare necessariamente nuove strade (si può tranquillamente approfondire ciò che si sta facendo ricercando nuove sonorità). Per quel che mi riguarda il genere che propongono è morto conseguentemente l'uscita di roots (se mai è esistito un genere dopo quell'album) tuttavia li rispetto sicuramente più dei korn.
Veramente Nowhere mi sembrava volesse dire "da nessuna parte"... non "no luogo", e poi cosa vuol dire "no luogo"?
...concordo che dopo Roots, solo il vuoto è rimasto...
.....in effetti "no luogo" non significa niente....
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