martedì 30 dicembre 2008
giovedì 11 dicembre 2008
martedì 25 novembre 2008
Niente da dire
Sarà che in questo periodo ho più voglia di “fare” che “dire”, sarà che ultimamente sono più impegnato con il Myspace, lo space live e il facebook, sarà ma è passato un po' di tempo dall'ultima volta che ho scritto qualcosa su questo blog.
L'unica mia considerazione è che suonare come si dovrebbe (almeno dalle nostre parti) diventa sempre più difficile. Fra chi è costretto a volumi ultra bassi tanto da non considerarsi un concerto e chi vuole gestire un locale senza mai aver visto un live in vita sua. Bah! Chi vita!
Comunque sia, invito tutti sabato e domenica 29/30 novembre al Mei a Faenza. Venite a fare un giretto allo stand della Brain optional, vi aspetta del buon vino ed un dvd in omaggio.
L'unica mia considerazione è che suonare come si dovrebbe (almeno dalle nostre parti) diventa sempre più difficile. Fra chi è costretto a volumi ultra bassi tanto da non considerarsi un concerto e chi vuole gestire un locale senza mai aver visto un live in vita sua. Bah! Chi vita!
Comunque sia, invito tutti sabato e domenica 29/30 novembre al Mei a Faenza. Venite a fare un giretto allo stand della Brain optional, vi aspetta del buon vino ed un dvd in omaggio.
domenica 16 novembre 2008
martedì 11 novembre 2008
lunedì 10 novembre 2008
sabato 1 novembre 2008
-Red road- il video
giovedì 30 ottobre 2008
martedì 14 ottobre 2008
domenica 28 settembre 2008
venerdì 26 settembre 2008
La città di Inge
mercoledì 24 settembre 2008
Mei 2008
lunedì 1 settembre 2008
Il mio super potere
Un giorno in spiaggia, stavamo facendo uno dei quei soliti test della personalità, ed una delle domande chiedeva era: se potessi scegliere, quale super potere vorresti avere?
Su due piedi mi vennero in mente i soliti (volare, invisibilità, trasformarsi...) ma pensandoci con giusta calma, ho capito quale straordinaria capacità mi piacerebbe possedere: il potere di fermare il tempo intorno a me.
Sì, la possibilità di bloccare un singolo istante come se fosse una foto, per assaporarlo in ogni suo particolare così da non lasciarmi niente alle spalle. Negli ultimi tempi, ho imparato che le cose belle scivolano via troppo in fretta e ho la sensazione che non mi basti mai il tempo a disposizione.
Sarebbe bello, sarebbe un sogno.....
lunedì 18 agosto 2008
Brain-Hard-Optional
Forse a novembre ritornerò al Mei con nuove produzioni ma visto che la realizzazione di videoclip richiede tempo e "denaro", sto valutando la possibilità di entrare in nuovo campo cinemtografico. Nuove idee e protagonisti maschili sono già disponibili, quindi la Brain Hard Optional, cerca attrici anche con prima esperienaza!
BLIND MELON
"Clamoroso ritorno per il gruppo americano. Dopo oltre dieci anni di silenzio - a causa della tragica morte del cantante Shannon Hoon e successivo scioglimento -, i Blind Melon rompono il silenzio con un nuovo singer (Travis Warren), un nuovo album intitolato 'For My Friends' ed una serie di concerti in Europa. Il tour passerà anche in Italia per una sola, esclusiva data il 10 settembre al Rolling Stone di Milano."
venerdì 15 agosto 2008
domenica 10 agosto 2008
Il mondo finirà a settembre?
"Nei romanzi di fantascienza la fine della Terra arriva sempre dallo spazio, ma per molti tedeschi a causare la rovina del pianeta potrebbero essere tra breve gli scienziati del Cern, il Centro europeo di ricerche nucleari di Ginevra. L’allarme riguarda il più grande esperimento mai tentato prima, che sta per essere eseguito entro la fine del mese in una nuova gigantesca macchina, il “Large Hadron Collider” (Lhc), un enorme anello di 27 chilometri di circonferenza costato oltre tre miliardi di euro, situato a 60 metri di profondità sotto l’aeroporto di Ginevra fino alle pendici del massiccio francese del Giura. I diecimila scienziati di vari Paesi che lavorano al Cern si apprestano a sparare all’interno dell’Lhc pacchetti di protoni che viaggiano in un ambiente posto a 271 gradi sotto zero, con una velocità pari al 99,999991 per cento di quella della luce, che si sposta a circa 300 mila chilometri al secondo. Dall’impatto di questi protoni con altri situati in quattro punti dell’anello, gli studiosi sperano di ottenere informazioni su ciò che avvenne 13,7 miliardi di anni fa, nell’attimo zero in cui il Big Bang con la sua gigantesca esplosione diede origine al nostro universo. Ma a turbare i sonni dei tedeschi è arrivata la grande stampa popolare, che ha rilanciato con enorme risalto l’ipotesi di un eminente scienziato di Tubinga, Otto Rössler, secondo il quale, in seguito all’esperimento di Ginevra, potrebbero formarsi dei buchi neri, che con un effetto a palla di neve potrebbero estendersi ed inghiottire entro pochi mesi l’intero pianeta.
Ormai in tutta la Germania non si parla d’altro, molta gente sembra già in preda al panico sulla prossima fine del mondo prodotta dai nuovi “apprendisti stregoni” e su blog e media è tutta una gara a chi dipinge gli scenari più foschi. La sindrome ha raggiunto una tale ampiezza che venti tra i massimi fisici nucleari tedeschi sono intervenuti con un documento dal titolo “La Terra non sarà inghiottita dai buchi neri”, per contestare la tesi del loro collega Rössler, anche se ammettono che non si può escludere la possibilità della loro formazione.
Il presidente del Comitato tedesco per la Fisica delle particelle, Peter Mättig, ha spiegato che, nel caso in cui si formassero, «i buchi neri sarebbero ben diversi da quelli esistenti nello spazio». Anche il suo collega Siegfried Bethke, direttore del “Max-Planck-Institut” di Monaco di Baviera, ha precisato che gli eventuali buchi neri creati a Ginevra «sono così minuscoli da non riuscire in pratica a sviluppare alcuna forza di attrazione e scompaiono sotto forma di radiazione in una frazione di secondo». Ma è proprio questo ciò che contesta il professor Rössler, secondo il quale con i ripetuti esperimenti che stanno per iniziare al Cern, «si produrranno un milione di buchi neri all’anno, uno dei quali riuscirebbe forse a non dissolversi, girando attraverso la Terra per collidere e inghiottire di tanto in tanto una particella, un nucleo atomico o un quark. Resta da vedere quanto ci vorrà fino a che questo piccolo buco nero sarà cresciuto abbastanza per mangiarsi il mondo intero».
Un’ipotesi che ricorda quella prospettata da Kurt Vonnegut in un suo famoso libro, “Ghiaccio Nove”, in cui uno scienziato inventa un sistema per trasformare l’acqua in ghiaccio. Ma la sua scoperta finisce nelle mani sbagliate. E quando un piccolo campione di “ghiaccio nove” finisce in un fiume, innesca una reazione a catena che fa ghiacciare, una particella dopo l’altra, tutta l’acqua del pianeta.
Il professor Hermann Nicolai, direttore a Potsdam del “Max-Planck-Institut” di Fisica gravitazionale, ritiene che non ci si sia motivo di preoccupazione e ha accusato Rössler di incompetenza, sostenendo che le sue affermazioni catastrofiche sono basate su un “fondamentale fraintendimento della teoria di Einstein”. Il professor Bethke ha invece pesantemente attaccato il collega di Tubinga, spiegando che «a diffondere il panico è gente che ha evidentemente letto troppi libri di fantascienza». Rössler ha replicato a stretto giro di posta che, se il buco nero che si verrà a creare non rimane stabile, secondo i suoi calcoli «si estenderà fino a inghiottire il pianeta nel giro di 50 mesi». Quanto alle modalità della fine del mondo, «il peso della Terra si comprimerebbe fino ad arrivare a un centimetro di diametro».
Da Ginevra il portavoce del Cern, James Gillies, ha replicato che «l’esperimento è sicuro», ma secondo il professor Mättig il clima di isteria è ormai così diffuso in Germania che «non si può eliminare nemmeno con le argomentazioni scientifiche».
Non è la prima volta che scatta l’allarme contro l’esperimento del Cern. Nella primavera scorsa, alle Hawaii, Walter L.Wagner e Luis Sancho hanno presentato un ricorso in tribunale contro il super acceleratore sostenendo che gli esperimenti immaginati «potrebbero creare un buco nero capace di mangiarsi la Terra e forse l’intero Universo». La Federal District Court di Honolulu ha avviato il 21 marzo il procedimento ma ha poi rinunciato anche perché non ha competenza per fermare il Cern.
Va detto che Wagner ha un passato da fisico all’Università di California, anche se poi si è laureato in legge. Nel 1999 aveva intentato causa a una macchina americana dei Bookhaven National Laboratory impegnata in ricerche analoghe ma a energia più bassa. Di Luis Sancho invece si sa poco: vive in Spagna, forse a Barcellona, e studia la teoria del tempo.
Di certo gli esperimenti del Cern continuano a scatenare le ipotesi più disparate, e ad alimentare la creatività degli autori di fiction: molti ricorderanno “Angeli e demoni” di Dan Brown, il cui inizio è ambientato proprio al Cern di Ginevra, dove uno scienziato ha creato in gran segreto una certa quantità di antimateria. Il contenitore speciale che la mantiene stabile viene trafugato dalla setta degli “Illuminati” e piazzato sotto le fondamenta della Basilica di San Pietro, in Vaticano, perché esploda annichilendo tutto ciò che lo circonda e ponga fine all’esistenza della Chiesa cattolica. Speriamo che la realtà, per una volta, non superi la fantasia."
Articolo del sole24ore.
Ormai in tutta la Germania non si parla d’altro, molta gente sembra già in preda al panico sulla prossima fine del mondo prodotta dai nuovi “apprendisti stregoni” e su blog e media è tutta una gara a chi dipinge gli scenari più foschi. La sindrome ha raggiunto una tale ampiezza che venti tra i massimi fisici nucleari tedeschi sono intervenuti con un documento dal titolo “La Terra non sarà inghiottita dai buchi neri”, per contestare la tesi del loro collega Rössler, anche se ammettono che non si può escludere la possibilità della loro formazione.
Il presidente del Comitato tedesco per la Fisica delle particelle, Peter Mättig, ha spiegato che, nel caso in cui si formassero, «i buchi neri sarebbero ben diversi da quelli esistenti nello spazio». Anche il suo collega Siegfried Bethke, direttore del “Max-Planck-Institut” di Monaco di Baviera, ha precisato che gli eventuali buchi neri creati a Ginevra «sono così minuscoli da non riuscire in pratica a sviluppare alcuna forza di attrazione e scompaiono sotto forma di radiazione in una frazione di secondo». Ma è proprio questo ciò che contesta il professor Rössler, secondo il quale con i ripetuti esperimenti che stanno per iniziare al Cern, «si produrranno un milione di buchi neri all’anno, uno dei quali riuscirebbe forse a non dissolversi, girando attraverso la Terra per collidere e inghiottire di tanto in tanto una particella, un nucleo atomico o un quark. Resta da vedere quanto ci vorrà fino a che questo piccolo buco nero sarà cresciuto abbastanza per mangiarsi il mondo intero».
Un’ipotesi che ricorda quella prospettata da Kurt Vonnegut in un suo famoso libro, “Ghiaccio Nove”, in cui uno scienziato inventa un sistema per trasformare l’acqua in ghiaccio. Ma la sua scoperta finisce nelle mani sbagliate. E quando un piccolo campione di “ghiaccio nove” finisce in un fiume, innesca una reazione a catena che fa ghiacciare, una particella dopo l’altra, tutta l’acqua del pianeta.
Il professor Hermann Nicolai, direttore a Potsdam del “Max-Planck-Institut” di Fisica gravitazionale, ritiene che non ci si sia motivo di preoccupazione e ha accusato Rössler di incompetenza, sostenendo che le sue affermazioni catastrofiche sono basate su un “fondamentale fraintendimento della teoria di Einstein”. Il professor Bethke ha invece pesantemente attaccato il collega di Tubinga, spiegando che «a diffondere il panico è gente che ha evidentemente letto troppi libri di fantascienza». Rössler ha replicato a stretto giro di posta che, se il buco nero che si verrà a creare non rimane stabile, secondo i suoi calcoli «si estenderà fino a inghiottire il pianeta nel giro di 50 mesi». Quanto alle modalità della fine del mondo, «il peso della Terra si comprimerebbe fino ad arrivare a un centimetro di diametro».
Da Ginevra il portavoce del Cern, James Gillies, ha replicato che «l’esperimento è sicuro», ma secondo il professor Mättig il clima di isteria è ormai così diffuso in Germania che «non si può eliminare nemmeno con le argomentazioni scientifiche».
Non è la prima volta che scatta l’allarme contro l’esperimento del Cern. Nella primavera scorsa, alle Hawaii, Walter L.Wagner e Luis Sancho hanno presentato un ricorso in tribunale contro il super acceleratore sostenendo che gli esperimenti immaginati «potrebbero creare un buco nero capace di mangiarsi la Terra e forse l’intero Universo». La Federal District Court di Honolulu ha avviato il 21 marzo il procedimento ma ha poi rinunciato anche perché non ha competenza per fermare il Cern.
Va detto che Wagner ha un passato da fisico all’Università di California, anche se poi si è laureato in legge. Nel 1999 aveva intentato causa a una macchina americana dei Bookhaven National Laboratory impegnata in ricerche analoghe ma a energia più bassa. Di Luis Sancho invece si sa poco: vive in Spagna, forse a Barcellona, e studia la teoria del tempo.
Di certo gli esperimenti del Cern continuano a scatenare le ipotesi più disparate, e ad alimentare la creatività degli autori di fiction: molti ricorderanno “Angeli e demoni” di Dan Brown, il cui inizio è ambientato proprio al Cern di Ginevra, dove uno scienziato ha creato in gran segreto una certa quantità di antimateria. Il contenitore speciale che la mantiene stabile viene trafugato dalla setta degli “Illuminati” e piazzato sotto le fondamenta della Basilica di San Pietro, in Vaticano, perché esploda annichilendo tutto ciò che lo circonda e ponga fine all’esistenza della Chiesa cattolica. Speriamo che la realtà, per una volta, non superi la fantasia."
Articolo del sole24ore.
mercoledì 6 agosto 2008
venerdì 25 luglio 2008
Mise in the night
Domani sabato 26 luglio a Cavarzere, notte bianca, due palchi e molti gruppi fra i quali le Mise en scène. Inizio spettacolo alle 20 fino alle 02.00. Non mancate!
lunedì 21 luglio 2008
Il ritorno dei Mexicani
Voglio dedicare questa bottiglia di pampero al dio del Rock, per aver fatto riunire i mexicani, dopo lo scioglimento di un mese fa circa…anche perché, se smettono di suonare persone con la loro attitudine, allora possiamo restare a casa tutti quanti. Confermata quindi la data per il 9 agosto al rossodasera.
lunedì 14 luglio 2008
Ieri a Sottomarina
Ho pagato 5 euro per entrare, ho ascoltato qualche gruppo pacco del concorso (tranne forse il vincitore) inframmezzati da una serie infinita di DJ e con una birra in bottiglia che costava 5 euro, ho aspettato che finisse lo spettacolo fino alle 01:30…tutto questo per vedere uno dei miglior gruppi che circolano nel nostro triste paese, i Small Jackets. Quattro ragazzi dalle parti di Cesena, bravi quanto umili, tanto da passare su “palchetti” come quello di ieri sera o più importanti a spalla degli Hellacopters.
Consiglio a tutti gli amanti della buona musica, di andarli a vedere almeno una volta…lo spettacolo è sempre assicurato.
martedì 10 giugno 2008
0.39.....una domenica sera
-Abbiamo bevuto sta sera?-
-Qualcosina...-
-Ha problemi se facciamo un controllino?-
-No (anche perchè...)-
-Soffi qui dentro..-
-Si, sì, lo so come funziona-
........
-..0.39, siamo al limite. Lei sì che può dire di aver bevuto "qualcosina". Qualche minuto fa abbiamo fermato uno che diceva di aver bevuto "qualcosina" ma aveva un tasso nel sangue 2.30-
-Però, questi fottuti ubriaconi....-
-Bene, può andare-
-Grazie e alla prossima (ma anche no)-
-Qualcosina...-
-Ha problemi se facciamo un controllino?-
-No (anche perchè...)-
-Soffi qui dentro..-
-Si, sì, lo so come funziona-
........
-..0.39, siamo al limite. Lei sì che può dire di aver bevuto "qualcosina". Qualche minuto fa abbiamo fermato uno che diceva di aver bevuto "qualcosina" ma aveva un tasso nel sangue 2.30-
-Però, questi fottuti ubriaconi....-
-Bene, può andare-
-Grazie e alla prossima (ma anche no)-
giovedì 5 giugno 2008
domenica 1 giugno 2008
Ieri
Devo ringraziare gli amici che ieri sera sono venuti al caruso per vederci, nonostante le alternative molto più allettanti. Una bella serata e un bel live
( Guido con suoni decenti!!!) che vorrei dedicare al mio amico Makka e al suo piercing, sperando che non sia l’inizio di un’emulazione del simpaticone in foto……
martedì 27 maggio 2008
Un mio pensiero....
La musica nella mia vita ha sempre avuto un ruolo da protagonista. Forse per questo che quando si tratta di suonare, ho la pretesa che si debba fare le cose con una certa serietà. Si parte sempre con l’unica voglia di divertirsi, voglia che deve rimanere costantemente presente da quando si entra in una sala prove a quando si sale su un palco, altrimenti non vedo a cosa servirebbe. Il giorno stesso che non mi divertirò più, sarà anche quello in cui smetterò di suonare ma quando (se) lo deciderò, dovrò tener conto che la mia decisione influirà anche su altre persone. Un conto è farsi una suonata di tanto in tanto fra amici, un’altra cosa, è decidere di formare una band. Una volta che si crea un gruppo, automaticamente vai a sottoscrivere un impegno non solo con gli altri ma anche con te stesso. Tutti hanno i loro doveri , i loro problemi e le loro vite, il guadagno di certo non incentiva, quindi si fa quel che si può. Però vedo anche che quando una cosa piace, si trova sia il modo e il tempo per farla. Quando si sale su un palco non si va solo per se stessi ma anche per quei quattro ubriaconi (me compreso!) che si spostano da un concerto all’altro, e non importa se siano sempre gli stessi o se sono due o cento, meritano un degno spettacolo. Uno spettacolo che però, necessita di prove, perché anche i migliori che nei grandi palchi osservi meravigliato, portano sulle spalle una dura preparazione.
Naturalmente, questo è solo un mio pensiero….
giovedì 22 maggio 2008
sabato 17 maggio 2008
mercoledì 23 aprile 2008
DOWN
Il dio del rock esiste e si chiama Philip Hansen Anselmo nato a New Orleans il 30 giugno 1968. Non trovo le parole per descrivere nel modo più corretto il concerto di ieri sera a Milano ma posso dire con fermezza, che i Down sono una delle band migliori in circolazione. Forse, per il luogo, forse per il pubblico, forse per la calorosità della band, forse per la compagnia del viaggio, forse per il viaggio, forse…. ma il concerto di ieri è stato il migliore visto nella mia vita.
lunedì 31 marzo 2008
Favola
C’era una volta, un re malvagio e potente, odiato e temuto da tutti.
Seppur nel corso della propria vita ebbe molti successi, conquistando popoli e terre, espandendo a più non posso il suo regno dentro di se, sentiva di non essere felice.
Un giorno, decise di inviare per il mondo, migliaia dei suoi uomini, alla ricerca del significato della Felicità, carpendone il segreto più nascosto.
La ricerca continuò per decenni ma qualsiasi risposta che i suoi uomini riportavano, non soddisfaceva il re, che ordinò di proseguire all’infinito e oltre….
Passarono gli anni e oramai vecchio e stanco, il re perse la speranza di una vera risposta, rimanendo seduto in solitudine sul suo trono nell’attesa della morte.
All’improvviso una voce, una giovane voce, interruppe il silenzio del re.
Il sovrano alzò gli occhi, e vide davanti a se, una bambina con una mano protesa verso di lui. Nella mano teneva un oggetto. Il re si avvicinò, e vide che la bambina, teneva in mano una chiave.
Il re chiese alla bambina cosa doveva farsene di una chiave. La bambina prese la mano del re, dandogli la chiave.
Questa è la chiave del tuo cuore, disse l’innocente creatura, aprilo al mondo..allora sarai felice.
Il re, rimase sbalordito per alcuni minuti, poi guardando la bambina negli occhi, la ringraziò dandole una carezza sulla testa.
La bambina sorrise e il re, per la prima volta nella sua vita, si sentì felice.
Seppur nel corso della propria vita ebbe molti successi, conquistando popoli e terre, espandendo a più non posso il suo regno dentro di se, sentiva di non essere felice.
Un giorno, decise di inviare per il mondo, migliaia dei suoi uomini, alla ricerca del significato della Felicità, carpendone il segreto più nascosto.
La ricerca continuò per decenni ma qualsiasi risposta che i suoi uomini riportavano, non soddisfaceva il re, che ordinò di proseguire all’infinito e oltre….
Passarono gli anni e oramai vecchio e stanco, il re perse la speranza di una vera risposta, rimanendo seduto in solitudine sul suo trono nell’attesa della morte.
All’improvviso una voce, una giovane voce, interruppe il silenzio del re.
Il sovrano alzò gli occhi, e vide davanti a se, una bambina con una mano protesa verso di lui. Nella mano teneva un oggetto. Il re si avvicinò, e vide che la bambina, teneva in mano una chiave.
Il re chiese alla bambina cosa doveva farsene di una chiave. La bambina prese la mano del re, dandogli la chiave.
Questa è la chiave del tuo cuore, disse l’innocente creatura, aprilo al mondo..allora sarai felice.
Il re, rimase sbalordito per alcuni minuti, poi guardando la bambina negli occhi, la ringraziò dandole una carezza sulla testa.
La bambina sorrise e il re, per la prima volta nella sua vita, si sentì felice.
venerdì 14 marzo 2008
Giochi del destino
La vita si sa, è imprevedibile. Forse se non lo fosse, sarebbe noiosa ma di certo, a volte ti colpisce duramente quando meno te lo aspetti. Avevo da poco compiuto gli undici anni, quando vidi mia madre entrare in casa in lacrime mentre qualcuno mi diceva, che mio padre era moro in un incidente al lavoro. Sono passati ben 19 anni da quel giorno ma lo ricordo come se fosse ieri. Ogni tanto mi domando come sarebbe stata la mia vita e quella della mia famiglia, se quel giorno non fosse successo nulla…nel bene o nel male, sicuramente sarebbe stata diversa.
Ognuno vive il proprio dolore in maniera diversa ma è solo in questi duri attimi della vita, che vedi, a chi stai veramente a cuore
Ognuno vive il proprio dolore in maniera diversa ma è solo in questi duri attimi della vita, che vedi, a chi stai veramente a cuore
giovedì 28 febbraio 2008
Nuovi e vecchi ascolti
Dopo una leggera ma soddisfacente felicità procurata da una propria canzone in onda su una radio nazionale, mi sono dilettato nell'ascoltare in anteprima, alcuni pezzi del nuovo disco dei Mexicani.
Tralasciando alcune imperfezioni opinabili che saranno comunque presto corrette, posso confermare che il prodotto, che uscirà a breve, è di buona qualità. Certo, le canzoni non sono nuove alle nostre orecchie ma riascoltarle in un buon master, danno senza dubbio un'altra percezione dei brani, rendendoli molto gradevoli. Aspetteremo l'album finito e impacchettato.
Tralasciando alcune imperfezioni opinabili che saranno comunque presto corrette, posso confermare che il prodotto, che uscirà a breve, è di buona qualità. Certo, le canzoni non sono nuove alle nostre orecchie ma riascoltarle in un buon master, danno senza dubbio un'altra percezione dei brani, rendendoli molto gradevoli. Aspetteremo l'album finito e impacchettato.
martedì 26 febbraio 2008
Esiste ancora qualcosa di buono in giro.....
Nata come un gioco, quasi un favore fatto da Vedder all’amico Sean Penn, la colonna sonora del film (meraviglioso, tra le altre cose) Into The Wild si è rivelata un inaspettato successo: ha venduto 240.000 copie nei soli USA (che di questi tempi non è poco), e ha piazzato un singolo (Hard Sun) al tredicesimo posto della classifica singoli di Billboard.
Senza contare poi il Golden Globe vinto da Vedder per Guaranteed, premiata come miglior canzone originale di una colonna sonora. C’è insomma di che essere orgogliosi. Tutti questi successi hanno spinto Vedder a programmare un breve tour solista, sei date in tutto (tanto per cominciare), tra Canada e California, sei concerti che si annunciano intimi e intensi.
Il cantante è noto comunque per essere una persona estremamente corretta, e non si dimentica il suo primo impegno, i Pearl Jam; prima di questo minitour, che prenderà il via il 2 aprile, la band si radunerà per raccogliere idee e bozze del prossimo album che - immagino - dovrebbe vedere la luce nel 2009.
(tratto da sounds-blog.it)
DOWN 22 Aprile - Alcatraz - Milano
Con questo palloso clima grigiastro, un modo sempre valido per tirarsi su il morale, è quello di gustarsi un bel concerto. Sì, non è domani e neanche fra una settimana ma ogni volta che prendo il biglietto in mano, con la mente viaggio nel futuro pregustandomi lo spettacolo che verrà. Toccando “ferro” che non sorgano imprevisti, dedico quest’immagine a tutti i “fonfaroli”, “indieisti” ed “enveriani”, nell’attesa che torni il sole.
lunedì 25 febbraio 2008
Mise in Radio Rai
Questa mattina per caso ho risposto ad una chiamata anonima al cellulare, ed una vocina con l’accento “ Bergamasco” , mi ha detto: “A sso de ddemo, demo rai…” informandomi che mercoledì 27 febbraio alle 23:15 circa su Radio rai, dovrebbe passare la canzone Butterfly delle Mise en scène, che rimarrà sul disponibile sul loro sito. Per iniziare la settimana, come notizia non è male….
giovedì 7 febbraio 2008
Cloverfield
Martedì sera, ho deciso di svagarmi un po’, andando al cinema. Guardando i promo in Tv, il film non stuzzicava molto la mia curiosità poiché, essendo stato prodotto dagli stessi autori di Lost, avevo il timore che la storia non giungesse da nessuna parte, senza far vedere la spaventosa creatura che distruggeva New York.
In realtà non spiega che cosa sia creatura e da dove viene ma non ha molta importanza, poiché la storia è concentrata sulla gente e sulle loro paure e soprattutto sul caos. Sì perché il film è stato girato completamente con una telecamera (dicono loro amatoriale) in mano ai protagonisti, dando una sensazione di realtà, altrimenti difficile da ricreare con un gigantesco mostro che se né a spasso per la città. Amatoriale, che consente di lavorare meglio con gli effetti speciali (molto curati), sia per la scarsa qualità d’immagine, sia per la velocità delle riprese.
Trascurando alcune imperfezioni (durata della batteria e del nastro ect…), Cloverfield riamane senza dubbio, uno dei miglior film che abbia mai visto.
domenica 27 gennaio 2008
ADA Tour
Ieri sera prima data ufficiale 2008 degli A day after. Serata in Ariano Polesine in compagnia dei nostri amici Nowhere con i quali, spero condividere tante altre suonate.
A parte “l’età” e qualche problemino tecnico (mal di gola, la chitarra oscena di Guido), il concerto non è stato dei peggiori. Apprezzamenti di qualche ragazzina e molti consensi per le canzoni nuove, in particolare modo, quella creata appositamente per il nostro amico Makka.
Dobbiamo ancora rodarci un altro po’ ma il tutto gira nel senso giusto.
P.S. Il primo concerto ad acqua…..
A parte “l’età” e qualche problemino tecnico (mal di gola, la chitarra oscena di Guido), il concerto non è stato dei peggiori. Apprezzamenti di qualche ragazzina e molti consensi per le canzoni nuove, in particolare modo, quella creata appositamente per il nostro amico Makka.
Dobbiamo ancora rodarci un altro po’ ma il tutto gira nel senso giusto.
P.S. Il primo concerto ad acqua…..
lunedì 14 gennaio 2008
A day after in radio
DOMANI SERA ALLE 21:00, GLI ADA, SARANNO IN ONDA SU RADIODIVA (FM 99.00). INTERVISTA E SE SCAPPA QUALCHE PEZZO IN ACUSTICO....
venerdì 11 gennaio 2008
MIse in Rock Sound!
Sono passato per caso di fronte ad un’edicola ad Adria, e sbirciando fra le riviste, ho visto il numero di dicembre di Rock Sound (quasi non lo trovavo più). Leggendo mi sono trovato questa piacevole sorpresa: Mise en Scène demo del mese.
“I mise en scène, nascono nel 2004 in una formula particolare da loro definita 4+1 cioè quattro donne e un uomo e su Myspace citano tra le influenze i Motorpsycho e la sagra della salamina da sugo (i due legano bene!-ndDan).
Il loro primo demo datato 2006 è assolutamente convincente e naviga tra un grezzo punk rock contaminato e corroso da una freschezza e spensieratezza pop tanto quanto da una persistente vena indie che dona una certa peculiarità e accresce la curiosità e l’interesse. I quattro brani- alcuni in inglese e uno in italiano- sono corroboranti e, anche se necessitano di qualche limatura, sono accattivanti e personali. Un po’ garage, un po’ alternative, un po’ graffianti, un po’ suadenti, i 5 riescono ad essere tutto questo creando un suono pulsante, attraente e sporco, ma cosa molto importante sono originali…il tutto in un ascolto leggero ma non troppo.”
Inutile dire che la parte più bella sia “sono originali”….
“I mise en scène, nascono nel 2004 in una formula particolare da loro definita 4+1 cioè quattro donne e un uomo e su Myspace citano tra le influenze i Motorpsycho e la sagra della salamina da sugo (i due legano bene!-ndDan).
Il loro primo demo datato 2006 è assolutamente convincente e naviga tra un grezzo punk rock contaminato e corroso da una freschezza e spensieratezza pop tanto quanto da una persistente vena indie che dona una certa peculiarità e accresce la curiosità e l’interesse. I quattro brani- alcuni in inglese e uno in italiano- sono corroboranti e, anche se necessitano di qualche limatura, sono accattivanti e personali. Un po’ garage, un po’ alternative, un po’ graffianti, un po’ suadenti, i 5 riescono ad essere tutto questo creando un suono pulsante, attraente e sporco, ma cosa molto importante sono originali…il tutto in un ascolto leggero ma non troppo.”
Inutile dire che la parte più bella sia “sono originali”….
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